Istituto Lombardo

L’Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere è una realtà culturale radicata da più di 200 anni nella città e nel territorio lombardo. L’Istituto, sito a Milano nel quadrilatero di Brera, è innanzitutto sede di memoria, a partire dal prezioso patrimonio archivistico e librario che custodisce, ma anche vivace contesto di riferimento per la ricerca, l’alta formazione e la cultura in genere.

Fu fondato nel 1797 da Napoleone Bonaparte che, nella Costituzione della Repubblica Cisalpina (art. 297), stabilì la nascita di un Istituto Nazionale incaricato di raccogliere le scoperte e di perfezionare le arti e le scienze, su modello dell’Institut de France.

Nel 1810, Napoleone fissò la sede dell’Istituto Reale di Scienze, Lettere ed Arti, a Milano nel palazzo di Brera. Bologna, città prescelta come prima sede, divenne allora una sezione dell’Istituto milanese, insieme a Venezia, Padova e Verona. Negli anni napoleonici, oltre a svolgere attività di studio e di ricerca scientifica, l’Istituto fu punto di riferimento dell’azione governativa per l’istruzione pubblica, inferiore e superiore, e per l’Università. L’Istituto, inoltre, destinò una parte dei fondi a sua disposizione all’istituzione di premi legati alla soluzione di problemi di medicina, scienze, arti, politica, di forte impatto pubblico.

Alla caduta di Napoleone, il Governo austriaco cambiò denominazione all’Istituto, che divenne allora Imperial Regio Istituto del Regno Lombardo-Veneto di Scienze, Lettere ed Arti. Nel 1838 l’Istituto Veneto divenne indipendente e i due Istituti, con vita autonoma, continuano a collaborare ancora oggi: l’Istituto Veneto con sede a Venezia e l’Istituto Lombardo con sede a Milano. Nello stesso anno fu tolta dalla denominazione dell’Istituto la menzione alle Arti, riservata alla Accademia di Belle Arti, pure presente in Brera.

Nel 1859 l’Istituto passò al governo italiano e acclamò quale suo presidente Alessandro Manzoni, che fu poi nominato presidente onorario. Nei primi decenni del XX secolo e dopo la grande guerra, l’apertura e l’attenzione alle realtà sociali diventarono prioritarie nelle attività dell’Istituto; ma non minore fu l’attenzione per le applicazioni delle scoperte scientifiche a problemi di pubblica utilità.

Nel 1935 l’Istituto cessò di essere statale, ebbe un nuovo statuto e un’amministrazione autonoma, pur restando sotto il controllo del Ministero della Pubblica Istruzione prima e del Ministero per i Beni e le Attività culturali poi. La guerra e i bombardamenti, che nel 1943 devastarono Milano, imposero una momentanea sospensione delle attività e delle adunanze; mentre le epurazioni fasciste videro l’allontanamento di alcuni membri dall’Istituto.
Dopo la presidenza di Antonio Pensa, dal 1949 al 1951, e la nuova denominazione di Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere, l’Istituto fu trasferito nel prestigioso palazzo Landriani, confinante con il complesso di Brera, dove l’Accademia continuava e continua tutt’oggi a mantenere il proprio Salone delle adunanze: era il 1959.

Tra i membri che hanno fatto parte dell’Istituto si annoverano illustri personaggi come lo stesso Napoleone, il fisico Alessandro Volta (nominato primo Presidente), il letterato Vincenzo Monti, Alessandro Manzoni, Carlo Cattaneo, Achille Ratti (futuro papa Pio XI), e molti altri. L’Istituto vanta inoltre, fra i propri associati, quattro Premi Nobel: Camillo Golgi, Giosuè Carducci, Giulio Natta ed Eugenio Montale.